Secondo l’Osservatorio E-commerce B2C nel 2018 l’e-commerce ha subito una crescita del 19% solo in Italia e ha coinvolto il 27% della popolazione mondiale su quasi tutti i settori d’acquisto. Si tratta quindi di un mercato vastissimo, sempre più impattato dall’avvento delle nuove tecnologie. 

Gli ambiti più sfidanti per la vendita online sono tradizionalmente arredamento e abbigliamento, settori ancora molto legati alla distribuzione diretta, in cui il cliente è abituato a provare la merce (su se stesso o nell’ambiente di casa) prima di acquistarla.
Questo bisogno di provare i capi prima di acquistarli non fa che rallentare e inibire le vendite online provocando un aumento di resi da parte del cliente e rimborsi da parte dell’azienda.

Un articolo della Harvard Business Review riporta che, dopo l’intelligenza artificiale (AI), la Realtà Aumentata figura tra i maggiori trend che investiranno l’e-commerce nel 2020. Già da qualche tempo infatti, sono disponibili app mobile per il virtual try-on, che consentono all’utente di visualizzarsi -attraverso la fotocamera del proprio smartphone- con indosso l’articolo scelto. L’esperienza di “prova virtuale” non solo permette di velocizzare e implementare le vendite, ma soprattutto di creare un’esperienza d’acquisto coinvolgente e immersiva, sempre più vicina a quella tradizionale che avviene nello store fisico. 

Per di più secondo Retail Perception  il 40% dei consumatori sarebbe disposto a spendere di più per un prodotto se a questo fosse correlata un’esperienza di Realtà Aumentata. Non vanno sottovalutati gli effetti del coinvolgimento psicologico sul potenziale cliente: grazie all’esperienza WOW in  AR, egli sperimenta un senso di proprietà nei confronti del prodotto vedendolo inserito in un ambiente a lui familiare.

Un esempio vincente è la neonata app mobile WannaKicks, sviluppata dalla startup bielorussa Wannaby, che consente di “provare” virtualmente diversi modelli di sneakers: basta scegliere un modello e inquadrare il proprio piede con la fotocamera dello smartphone e il gioco è fatto! Prima di WannaKicks, già Sephora aveva introdotto la possibilità di provare ombretti e rossetti direttamente sul proprio viso, con l’app  Visual Artist.

Da: https://www.theverge.com/2017/3/16/14946086/sephora-virtual-assistant-ios-app-update-ar-makeup

La soluzione IKEA Place è un altro esempio concreto di questa tendenza. L’app permette infatti di visualizzare in scala reale una molteplicità di prodotti presenti nel catalogo, posizionando nell’ambiente della propria casa il modello virtuale dell’oggetto scelto, in modo da capire se quest’ultimo si adatterà o meno allo spazio.

Da: https://www.wired.com/story/ikea-place-ar-kit-augmented-reality/

Insomma, le modalità con cui la realtà aumentata puo’ migliorare l’esperienza dello shopping online sono infinite!
Chissà se tra qualche anno potremmo fare a meno dei camerini, avendo a disposizione l’intera collezione da provare direttamente a casa nostra…

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