Forse avrete già sentito parlare, immediatamente dopo lo scoppio della pandemia, dell’utilizzo di tecnologie immersive come Realtà Virtuale e Realtà Aumentata all’interno dei Musei. L’assenza di pubblico, la lontananza dai luoghi della cultura e la necessità di garantire visite in sicurezza, hanno fatto riflettere molte realtà museali sulla necessità di adottare strumenti innovativi in grado di superare i limiti evidenziati dall’emergenza. In molti casi si è trattato di accelerare processi già in atto e cogliere l’occasione per fare di più.

La Realtà Aumentata – una tecnologia versatile che consente di sovrapporre elementi virtuali allo spazio reale attraverso la fotocamera dello smartphone – si sta rivelando lo strumento ideale per far evolvere i musei in una direzione più inclusiva, fruibile e coinvolgente, e soprattutto per valorizzare al massimo i patrimoni artistici e culturali più diversi.

Già dal 2019, enti e istituzioni internazionali hanno mosso i primi passi in questa direzione: la Art Gallery of Ontario (AGO) a Toronto, ha sviluppato un’esperienza immersiva mozzafiato per cui, attraverso un’app di AR, i visitatori hanno potuto vedere i dipinti animarsi e prendere vita attraverso la fotocamera del tablet. Anche lo Smithsonian Museum di Washington ha realizzato un’app grazie alla quale i visitatori possono visualizzare un modello virtuale realistico di animali preistorici, semplicemente inquadrandone i resti e le ossa conservate nel museo. E il Metropolitan Museum di New York ha da poco rivelato la sua “Interactive Virtual Art Experience” in cui gli utenti possono fruire di tutte le opere del museo in Realtà Aumentata.

 

Skin & Bones App – Smithsonian Museum of Natural History

Anche in Italia ormai numerosi enti culturali hanno scelto di implementare le loro collezioni con applicazioni di Realtà Aumentata dedicate, col fine di valorizzare al massimo i loro percorsi espositivi. In Emilia Romagna, dove Yoomee opera da anni, si è diffuso un interesse crescente verso lo sviluppo di soluzioni capaci di valorizzare il patrimonio conservato nei nostri musei, integrando tecnologia, creatività e cultura. Interesse recentemente esplorato anche nei tavoli di lavoro per la digitalizzazione dei Musei e dei Teatri organizzati dal Clust-ER Industrie Culturali e Creative – l’associazione di imprese e enti di ricerca, formazione e innovazione di cui Yoomee fa parte dal 2020 – in collaborazione con Regione Emilia Romagna e Art-ER. Un’importante occasione di confronto tra settori culturali e creativi con il mondo imprenditoriale e della ricerca, a cui anche noi di Yoomee abbiamo partecipato portando le nostre proposte e soluzioni in ambito AR.

Nei musei, l’Augmented Reality non solo è in grado di integrare informazioni (audio, video e testi) a quelle già presenti in sala e quindi di permettere un maggiore approfondimento delle opere, ma ha la capacità di rendere la visita più coinvolgente, e più stimolante anche per i più piccoli. Il visitatore non dovrà far altro che aprire la fotocamera del proprio smartphone o tablet, inquadrare l’opera o appositi marker, e accedere a contenuti aggiuntivi, anche interattivi.

Inoltre, l’utilizzo di questa tecnologia porta vantaggio non solo al visitatore, ma soprattutto al museo, che attraverso un’applicazione realizzata su misura, potrà valorizzare il proprio patrimonio. Grazie alla Realtà Aumentata, ad esempio, un antichissimo (e delicatissimo) libro miniato potrà essere sfogliato virtualmente, o un oggetto conservato dentro ad una teca apprezzato a 360° senza bisogno di estrarlo ed esporlo al rischio di danneggiamenti, un pericolo non da poco; un affresco o un arazzo rovinato dal tempo, sarebbe visibile nella sua bellezza originale, “sovrapponendo” la parte mancante dell’opera a quella esistente, e così via.

Proprio perché crediamo molto nel valore dell’AR per il mondo della cultura, e ne conosciamo l’incredibile potenziale, dal 2020 noi di Yoomee siamo impegnati in un progetto molto speciale – attualmente in fase di studio, ma che ci auguriamo sarà presto al servizio dei visitatori – che punta a valorizzare con le nostre soluzioni innovative di Realtà Aumentata il patrimonio di un’importate rete museale locale.

AR nei Musei – Illustrazione by Yoomee

Ma come funziona la tecnologia di Yoomee? La nostra tecnologia è stata sviluppata per essere in grado di abbracciare una collezione espositiva quanto più varia possibile: basta inquadrare un’opera o un marker per attivare i contenuti di Realtà Aumentata sullo schermo di qualsiasi smartphone. In base alle esigenze specifiche di un Museo poi, l’app potrà essere personalizzata prevedendo la possibilità di scegliere tra diversi percorsi di navigazione, a seconda delle esposizioni presenti, delle sedi museali, o delle preferenze del visitatore.

Non vediamo l’ora di raccontarvi la nostra nuova avventura. Nel frattempo…Stay tuned!